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Perché il Tuo Team è Demotivato? Spoiler: Non è Colpa Loro

  • Immagine del redattore: Daniele Losquadro
    Daniele Losquadro
  • 26 set
  • Tempo di lettura: 6 min

Scrivo questo post perché vedo troppi imprenditori lamentarsi del fatto che il loro team non tira, non ha voglia, non si impegna. E la colpa, naturalmente, viene data ai dipendenti. "Non trovano più le persone di una volta", "Nessuno ha più voglia di lavorare".


Fermati un attimo. Se il problema fosse altrove? Se la radice della demotivazione non fosse nelle persone, ma in quello che tu, come imprenditore o leader, stai facendo (o non stai facendo) per creare un ambiente in cui le persone possano dare il meglio di sé?


In questo approfondimento, smontiamo il luogo comune e andiamo a vedere quali sono le vere cause della demotivazione in azienda. Spoiler: nella stragrande maggioranza dei casi, il problema è di sistema, non di persone. E la buona notizia è che, essendo un problema di sistema, puoi risolverlo.


Pronto a mettere in discussione il tuo approccio? Bene, iniziamo.


Il Paradosso del Leader: Stai Assumendo Esperti per Poi Dir Loro Cosa Fare? team demotivato


Facciamo un esperimento mentale. Immagina di assumere un cuoco stellato, uno che ha lavorato nei migliori ristoranti del mondo. Lo assumi, gli dai uno stipendio importante, e poi il primo giorno gli metti alle spalle un altro cuoco che gli dice: "Taglia la cipolla così, ora metti il sale, ora gira la carne". Cosa succederebbe? Il tuo cuoco stellato, dopo aver riso per cinque minuti, ti manderebbe a quel paese. E avrebbe tutte le ragioni di farlo.


Perché il Tuo Team è Demotivato? (Spoiler: Non è Colpa Loro)

Eppure, in azienda, questo è esattamente quello che facciamo ogni giorno. Assumiamo persone per la loro expertise, per il loro talento, per la loro esperienza, e poi le imbavagliamo con un micro-management soffocante. Controlliamo ogni passo, ogni email, ogni decisione. Vogliamo report su tutto. Pretendiamo di essere coinvolti in ogni scelta, per piccola che sia.


Il micro-management è il killer numero uno della motivazione. Perché? Perché comunica alle tue persone un messaggio chiarissimo e devastante: "Non mi fido di te. Non sono sicuro che tu sia in grado di fare il tuo lavoro senza di me".


Le persone non vogliono essere dei semplici esecutori. Vogliono essere coinvolte, vogliono contribuire con le loro idee, vogliono avere un certo grado di autonomia per sperimentare e, perché no, anche per sbagliare ogni tanto. Se stai cercando un modo per invertire la rotta immediatamente, inizia da qui.


Dai autonomia vera, non finta. Definisce il "cosa" deve essere raggiunto e il "per quando", ma lascia libertà sul "come". Se hai bisogno di una mano per strutturare un sistema che permetta di delegare con fiducia ma anche con controllo, CLICCA SUL LINK.


Quando togli autonomia, togli anche ogni senso di responsabilità e ownership. Il risultato? Dipendenti che fanno solo e soltanto quello che gli viene detto, niente di più. Perché dovrebbero fare di più? Tanto non viene riconosciuto, anzi, viene spesso punito perché "uscire dagli schemi" è visto come un problema.



La Tragedia della Visione Nascosta: Il Tuo Team Non Sa Dove Sta Andando l'Azienda


Fai questo test. Prendi tre persone del tuo team, una per una, e fagli una domanda semplice: "Secondo te, qual è l'obiettivo principale dell'azienda per i prossimi tre anni?".

Se ottieni tre risposte diverse, o se ottieni risposte vaghe del tipo "crescere", "fare più fatturato", abbiamo identificato il problema numero due: la mancanza di una visione chiara e condivisa.


Le persone hanno bisogno di stimoli, di uno scopo. Hanno bisogno di sentirsi parte di qualcosa di più grande della loro mansione quotidiana. Vogliono sapere che il loro lavoro, per quanto piccolo possa sembrare, sta contribuendo a un obiettivo importante.


Se tu, leader, non comunichi in modo chiaro, continuo e appassionato dove sta andando l'azienda, come ci arriverete e quale ruolo ognuno ha in questo viaggio, stai chiedendo alla tua squadra di remare al buio, in cerchio. È estenuante e demoralizzante. team demotivato


La visione non è una frase appesa al mese in reception. È una stella polare che deve guidare ogni decisione, ogni priorità, ogni investimento. Deve essere ripetuta così tante volte che quasi vi stuferete di sentirla. Solo allora sarà interiorizzata da tutti.


Creare e comunicare una visione è un lavoro strategico. Non è un optional. È il fondamento su cui si costruisce la motivazione intrinseca. Se senti che la tua visione è confusa anche per te, o non sai come renderla tangibile per il team, un percorso di consulenza strategica può essere la chiave per mettere ordine  CLICCA SUL LINK. Lavoriamo proprio su questo: trasformare un'idea o più idee in un piano d'azione comprensibile e motivante per tutti.


L'Incubo degli Obiettivi Vaghi: "Fai Del Tuo Meglio" non è un Obiettivo


"Voglio che il team si impegni di più". "Dobbiamo migliorare le performance". "Questo trimestre dobbiamo fare meglio del precedente".


Queste non sono istruzioni. Sono wishlist. Sono desideri espressi male. Come puoi chiedere risultati se non li definisci in modo chiaro, misurabile e premiante?


Chiedere a qualcuno di "fare del suo meglio" è inutile. Il "meglio" di ognuno è soggettivo. Il tuo "meglio" è diverso dal mio. Le persone hanno bisogno di sapere esattamente cosa ci si aspetta da loro. Hanno bisogno di obiettivi SMART (Specifici, Misurabili, Raggiungibili, Rilevanti, Limitati nel tempo).


  • Specifico: Non "aumentare le vendite", ma "aumentare le vendite del prodotto X del 10% nel prossimo trimestre".

  • Misurabile: Il 10% è un numero. Si può misurare. Si sa esattamente quando è stato raggiunto.

  • Raggiungibile: Chiedere un +100% in un mese è demenziale e demotivante. L'obiettivo deve essere una sfida, ma possibile.

  • Rilevante: Deve essere in linea con la visione aziendale. Aumentare le vendite di un prodotto che stiamo per dismettere non ha senso.

  • Limitato nel tempo: Il "prossimo trimestre" definisce una scadenza chiara.


Ma c'è un altro pezzo, fondamentale: il legame con la premialità. Le persone devono vedere un chiaro nesso di causa-effetto tra il raggiungimento dell'obiettivo e una ricompensa per loro. Che non è per forza solo economica (ma il denaro conta, non scordiamocelo). Può essere un riconoscimento pubblico, una promozione, un corso di formazione, un bonus.

Un sistema di obiettivi ben definito toglie ogni scusa. Elimina i "non lo sapevo", "pensavo fosse più importante quell'altra cosa". Crea focus e allineamento. Se il tuo sistema di definizione degli obiettivi è approssimativo, è ora di dargli una struttura solida l CLICCA SUL LINK. È uno degli interventi a più alto impatto che tu possa fare.



Il Circolo Vizioso della Demotivazione: Come Si Auto-Alimenta


Questi tre problemi non sono isolati. Creano un circolo vizioso perfetto e devastante.

  1. Il micro-management toglie autonomia.

  2. La mancanza di visione toglie lo scopo.

  3. Gli obiettivi vaghi tolgono la direzione.


Cosa resta a un dipendente in questo scenario? Resta un compito da svolgere, svuotato di ogni significato. È normale che si demotivi. E la sua demotivazione, a sua volta, porta a performance scadenti. Le performance scadenti convincono ancora di più il leader della necessità di controllare tutto (micro-management), di non condividere informazioni importanti (peggiorando la comunicazione sulla visione) e di non affidare obiettivi ambiziosi (rendendoli ancora più vaghi).


Rompere questo circolo è tua responsabilità primaria come leader. Non puoi delegare la motivazione. Devi creare le condizioni perché fiorisca naturalmente.


La Soluzione: Costruire un Sistema che Generi Motivazione Intrinseca


Il tuo team è demotivato e la colpa non è loro. Il problema è nel sistema: micro-management che soffoca l'autonomia, visione aziendale poco chiara che non ispira, e obiettivi vaghi che non motivano all'azione. Stai assumendo talenti per poi controllare ogni loro mossa, privandoli di ownership e purpose. La soluzione? Trasforma il tuo approccio leadership. Definisci una visione chiara, fissa obiettivi misurabili, concedi vera autonomia. Costruisci un ambiente dove le persone possano crescere, contribuire e sentirsi parte di qualcosa di grande. Il potenziale del tuo team è già lì:

La soluzione non è una serata di bowling o un buono Amazon. Quelle sono caramelle. Risolvono il problema per mezz'ora.


La soluzione è costruire un sistema organizzativo che generi motivazione intrinseca. Un sistema basato su:

  1. Autonomia: Dare alle persone il controllo sul loro lavoro, sul "come" lo fanno. Fidarsi fino a prova contraria.

  2. Mastery: Creare le condizioni per cui le persone possano migliorare, imparare nuove skill, diventare bravissime in quello che fanno. Investire nella loro crescita.

  3. Purpose: Collegare il lavoro quotidiano a una missione più grande. Comunicare la visione in modo ossessivo. Mostrare come il contributo di ognuno fa la differenza.


Questo non è wishful thinking. È un framework concreto, che si implementa con azioni precise.


Call to Action Finale: Da Dove Iniziare?

So che può sembrare schiacciante. Forse stai leggendo e pensando "ho tutti e tre i problemi".


Non devi risolverli tutti in un giorno. Inizia da uno. Il più grande. Quello che senti ti sta costando di più.


Fai il test della visione con tre dipendenti. Analizza come vengono assegnati gli obiettivi questa settimana.Chiediti quante volte oggi hai detto a qualcuno come fare qualcosa, invece di dirgli cosa ottenere.


La demotivazione del team non è un costo aziendale. È il sintomo di una malattia del management. E tu sei il medico.


Se vuoi una mano a diagnosticare la radice esatta del problema nella tua azienda e a costruire un piano per risolverlo, non restare fermo CLICCA SUL LINK. Possiamo affrontarlo insieme. Il primo passo è la consapevolezza. Il secondo è l'azione.

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